sabato 2 luglio 2011

Mi presento


Forse arriva un po' in ritardo, ma è un post che voglio scrivere.

Inizio subito col dire che non riporterò una presentazione anagrafica, soprattutto perché non ho mai amato lasciare i miei dati in giro. Ma non per questo voglio propormi al web come uno spirito in pena. Oh, beh! Adesso potrei sentire il vociferare di coloro che hanno letto il mio primo messaggio inserito sul blog, però a dispetto delle apparenze non sono una persona così malinconica e insana.

Posso dire di essere una ragazza romantica, ma rassegnata. Ho avuto tanti sogni, ma spesso mi sono dovuta scontrare con una realtà non sempre gentile.
Sono piuttosto positiva. La vita mi ha insegnato che il mondo è composto non solo da individui egoisti che pensano solo al proprio interesse. Molte persone che mi circondano mi hanno mostrato in più modi il loro amore nei miei confronti, pur non avendomelo mai detto a parole. D'altronde spesso si dice che i fatti contino più delle parole, ed è proprio questo il mio caso.


Ho conosciuto ragazze della mia età che si eleggevano al ruolo di "migliore amica" pur non facendosi mai sentire quando mi sentivo un po' a terra e, per converso, assillandomi con i loro problemi appena se ne presentava l'occasione.
Compagni di scuola, di avventura, di vita che mi ripetevano fino allo sfinimento il loro affetto, ma che non si dimostravano mai molto presenti (oltre le pur frequenti occasioni di vita mondana).

Per carità, voglio a tutti loro molto bene, ma questo è probabilmente il mio più grosso difetto. Non sono l'unica al mondo ad essere fatta così, ma per ora si parla di me, vi prego di perdonare il mio egocentrismo.
Mi affeziono troppo in fretta alle persone, ma non sono brava a comunicare con gli altri. Sono una ragazza dal temperamento molto focoso, e qui vi invito a non pensare subito male. Sono molto brava ad estremizzare le situazioni. Vado in visibilio per pochissimo, basta una margherita accanto al letto al risveglio per rendermi la persona più felice al mondo, ma ciò non toglie che mi spezzo facilmente. Piango davanti la tv come nessun altro. Ho un serbatoio pronto per ogni scena romantica, per ogni scena malinconica.
Sono molto molto emotiva. Non sono pronta alla vita adulta, ma mi sto avvicinando passo dopo passo. Non ho il coraggio di lasciare la mano dei genitori, vorrei essere guidata, consolata, incitata.

Direi che mi sono presentata come una ragazzina sciocca e insicura. Forse è proprio quello che sono. Una delle mie più care amiche si comporta come se fosse una sorella. A volte la sgrido per certi suoi comportamenti, ma non mancano certo le occasioni in cui è lei a tirarmi le orecchie per la mia mancanza di spina dorsale.

In questi giorni mi sento molto insicura sulla mia vita. E' anche per questo che nasce questo blog. Vorrei urlare al mondo il mio disagio. Vorrei arrabbiarmi, fare i capricci, battere i piedi per terra fino a quando non mi fanno tornare alla ragione.
Però sono codarda e soprattutto troppo timida per riuscire ad esprimere le mie emozioni. E non solo al riguardo di quel sentimento impossibile di cui parlavo, ma riguardo qualunque cosa.

A parole a volte sembro una persona posata, con la testa sulle spalle. Ma sono soprattutto una ragazza spaventata. Non solo dalla vita, non solo dalle persone che mi circondano (con chiara esclusione di chi so io ), ma soprattutto da me stessa.
Sembra che tutte le persone che mi circondano siano così mature, perché io non riesco altrettanto bene in questa impresa?

Ops... Non è una bloggata di lamentela, ma di presentazione! Eheh... Torniamo in argomento e chiudiamo:

Come avrete ormai capito, sono una ragazza con tanti grilli per la testa, timida, a volte testarda, certamente non coraggiosa, ma molto succube delle emozioni.

Sono una romantica che sogna un amore da fiaba col lieto fine.

Waiting for you...


In certi momenti mi capita di controllare i contatti del mio messenger solo per vedere se si è connesso.

Sono una stalker! ( :P ridiamoci un po' su...)

domenica 26 giugno 2011

Un sentimento pericoloso


Quanto è dura fare i conti con i propri sentimenti e rendersi conto di quanto questi non abbiano senso? Di quanto non possano essere ricambiati per una semplice questione etica?
Il cuore che inizia a palpitare a una velocità fuori dal comune, il fiato che si accorcia, quel perenne sorriso da ebete che si stampa sul viso, quelle braccia che stringono a tutta forza il cuscino nel tentativo di nascondere le guance troppo vive. Quello strano battito d'ali di farfalle nello stomaco... Quella dolce sensazione che ti fa sentire viva. Cosa può un sentimento del genere contro il pregiudizio della nostra cultura?

Temo di essere nata nel secolo sbagliato. Temo di aver sbagliato il destinatario del mio... qual è quella parola che potrebbe esprimere alla perfezione quello che vorrei dire? Non è certo quella parolina che inizia per quella lettera che tutti immaginano. No, non può esserlo. Però non trovo termine più azzeccato in questo momento, eppure non è lui...

Questo sentimento pericoloso, questa attrazione fatale...

Come vorrei che quei salti nel tempo potessero esistere veramente. Come vorrei poter arrivare in un'epoca estranea e trovare il mio futuro tra le sue braccia...

Inizia l'avventura


Come ogni inizio, anche l'apertura di un blog è difficile. E non mi riferisco alla registrazione, alla scelta del proprio nickname o del nome da dare al blog o addirittura alla ricerca di un'estensione di url ancora libero.
Il primo articolo pubblicato da una persona può significare tanto. Molti vorrebbero fare bella figura di fronte ai lettori. La ricerca di termini adatti, la composizione di frasi elaborate, una presentazione tutta infiocchettata ne sono degne dimostrazioni. Per non parlare delle immagini che qualcuno allega per rendere più piacevole la visione d'insieme, o le musiche o i video aggiunti appositamente per dare più impatto alla bloggata.
Come queste persone, anch'io mi sento molto insicura nella scelta delle parole, degli argomenti, dello stile da adottare. Ma in questo caso, più che dalla volontà di ricerca dell'impossibile, sono più che altro guidata da una mera intenzione (o bisogno) di sfogo. Per dirla tutta non è il primo blog che apro, e molto probabilmente non sarà l'ultimo. Ho avuto varie esperienze al riguardo, con più o meno lettori. Niente in confronto ad altre persone che riescono ad attrarre un livello elevato di pubblico. No, non sono una ragazza così interessante da suscitare la curiosità di scoprire cosa faccio nelle mie ore libere, nei miei momenti di sconforto, nelle giornate di shopping o più banalmente nella mia vita. Sono certamente puerile e codarda. A volte vorrei avere un'esistenza finemente programmata.
Ho pensato di iniziare con un nuovo blog perché vorrei veramente scappare dalla mia vita. Ci sono momenti in cui mi prende un forte senso di sconforto che non riesco a condividere con nessuno. Non con la famiglia, non con gli amici né con nessun altro. Sono quelli i momenti che più mi spingono a scrivere. Mi piace tenere ciò che scrivo, mi piace rileggermi, ma mi vergogno quando sono persone che conosco a leggermi. Ecco perché non posso sfogarmi nei miei soliti blog. Ecco perché a quest'ora tarda della notte sono seduta qui di fronte a uno schermo ad autocommiserarmi, mentre i miei pensieri viaggiano più veloci delle mie dita. Mentre tutta la mia amarezza si va a fondere con la mia frustrazione. Mentre la stanchezza e forse un velo di lacrime mi offusca la vista.
Sono pensieri che potrebbero rimanere tra le pagine di un quaderno, di un diario, eppure voglio scriverle su un blog che ha la possibilità di essere letto dalla persona più improbabile. Probabilmente sono alla disperata ricerca di una persona in grado di dispensarmi le parole che spero di sentirmi dire da chi mi sta accanto.

Vedremo... Chissà cosa verrà fuori da questo blog :) per ora cerco di mettere in ordine i miei pensieri...